mercoledì 8 marzo 2017

Artificial Intelligence

Sono anni produttivi questi per l’avanzamento nel campo dell’intelligenza artificiale. È di questi giorni la notizia di nuovi traguardi raggiunti da un gruppo di ricercatori, delle università di Alberta e di due università della Repubblica Ceca, coordinati da Michael Bowling che hanno sviluppato il programma DeepStack in grado di battere l’uomo nel Texas Hold’em.
L’importanza di questo traguardo sta nel fatto che il programma per la prima volta ha mostrato di saper usare “l’intuizione” per riconsiderare la propria strategia.
Lo scorso dicembre DeepStack ha sconfitto 10 professionisti su 11 dopo 3 000 partite. A differenza degli altri giochi in cui in precedenza erano stati raggiunti risultati simili questo è un gioco ad informazioni “imperfette” nel quale i giocatori non dispongono delle medesime informazioni e non hanno la stessa prospettiva di gioco, questo li porta a dover prendere decisioni mossi da ragionamento e intuizione.
 'Insegniamo al sistema a imparare a valutare le situazioni - spiega Bowling - Ogni situazione è una mini-partita di poker. Invece di risolvere la partita intera, il programma risolve milioni di queste micro-partite, ognuna delle quali lo aiuta a rifinire la sua intuizione su come funziona il poker'.

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